"Tutto Cambia di Continuo"
Joel Guenoun
(Franco Cosimo Panini)
"Poi , un giorno, mi sposerò.
O forse no...Non si può sapere:
I grandi non sanno tutto...
E' un mistero...
Può succedere di tutto.
Persino le cose più sorprendenti!
Siamo stati...
E' il Progresso Scientifico!
Se non lo sai che cos'è,
basta che leggi qualche libro.
Io, di libri, ne ho letti...
mercoledì 18 aprile 2012
sabato 24 dicembre 2011
Gianni Rodari
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l'alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all'Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po' di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie.
In via Nazionale
farei crescere un albero di Natale
carico di bambole
d'ogni qualità,
che chiudono gli occhi
e chiamano papà,
camminano da sole,
ballano il rock an'roll
e fanno le capriole.
Chi le vuole, le prende:
gratis, s'intende.
In piazza San Cosimato
faccio crescere l'albero
del cioccolato;
in via del Tritone
l'albero del panettone
in viale Buozzi
l'albero dei maritozzi,
e in largo di Santa Susanna
quello dei maritozzi con la panna.
Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
dobbiamo scegliere il posto
all'albero dei trenini:
va bene piazza Mazzini?
Quello degli aeroplani
lo faccio in via dei Campani.
Ogni strada avrà un albero speciale
e il giorno di Natale
i bimbi faranno
il giro di Roma
a prendersi quel che vorranno.
Per ogni giocattolo
colto dal suo ramo
ne spunterà un altro
dello stesso modello
o anche più bello.
Per i grandi invece ci sarà
magari in via Condotti
l'albero delle scarpe e dei cappotti.
Tutto questo farei se fossi un mago.
Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti.
S'io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l'alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all'Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po' di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie.
In via Nazionale
farei crescere un albero di Natale
carico di bambole
d'ogni qualità,
che chiudono gli occhi
e chiamano papà,
camminano da sole,
ballano il rock an'roll
e fanno le capriole.
Chi le vuole, le prende:
gratis, s'intende.
In piazza San Cosimato
faccio crescere l'albero
del cioccolato;
in via del Tritone
l'albero del panettone
in viale Buozzi
l'albero dei maritozzi,
e in largo di Santa Susanna
quello dei maritozzi con la panna.
Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
dobbiamo scegliere il posto
all'albero dei trenini:
va bene piazza Mazzini?
Quello degli aeroplani
lo faccio in via dei Campani.
Ogni strada avrà un albero speciale
e il giorno di Natale
i bimbi faranno
il giro di Roma
a prendersi quel che vorranno.
Per ogni giocattolo
colto dal suo ramo
ne spunterà un altro
dello stesso modello
o anche più bello.
Per i grandi invece ci sarà
magari in via Condotti
l'albero delle scarpe e dei cappotti.
Tutto questo farei se fossi un mago.
Però non lo sono
che posso fare?Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti.
AUGURI!
Cicicì e Cococò
Percorso di letture animate e momenti creativi - biblioteca di Altivole TV
Giovedì 22 dicembre ultimo appuntamento del 2011 per GNAM! GNAM! CHE AVVENTURA! in biblioteca comunale di Altivole. Il tema, quasi ovvio, dell'appuntamento: il Natale. Avevo scelto per l'occasione dei libri (nelle foto) che mi piacciono tantissimo e che secondo me avrebbero potuto piacere a tutti i bambini del gruppo (6-8 anni).
Avevo preparato come sempre una scaletta, sapendo che talvolta, anzi, quasi sempre, capita di capovolgerla se non addirittura stravolgerla. Ma cosa c'era giovedì nell'aria? I bambini erano agitatissimi. Ansia da attesa di Babbo Natale o fifa per le tantissime recite in programma? E poi c'erano gli operai a lavorare sul tetto della biblioteca, offrendoci una movimentata e rumorosa musica di sottofondo. Per fortuna, come mi capita spesso di dire, i bei libri mettono d'accordo un po' tutti. Quando comincio a leggere cala la calma e anche i rumori sembrano meno fastidiosi. Dopo BUON NATALE (L. Palo, Bohem) i bambini mi chiedono IL PICCOLO BABBO NATALE ( A. Stohner, H. Wilson, Emme Edizioni), così racconto anche le altre sue avventure. Leggo IL PACCHETTO ROSSO ( L. Wolfsgruber, G. Alberti, Edizioni Arka), mentre i bambini mimano le varie scene passandosi di mano uno strano (perché quasi sicuramente vuoto, qualcuno dice) pacchetto rosso, che alla fine della storia torna nelle mie mani. E' un pacchetto magico, che porta fortuna e felicità a tutti coloro che lo posseggono anche per brevissimo tempo, ma che non bisogna assolutamente aprire, altrimenti il suo contenuto, magico, andrà perduto. Qualcosa di simile nella storia IL SIGNOR KRAPIZ E IL NATALE ( S. Zampa, Valentina Edizioni). Propongo un libro nuovo scoperto da Cicicì: CARO BABBO NATALE (A. Lavatelli, Interlinea). E' la storia di Michele, un bambino di 8 anni, che scrive a Babbo Natale per chiedergli come si deve comportare con la lettera dei desideri che gli deve spedire. Michele deve scrivergli tante lettere, confidandogli parecchi particolari della sua vita, perché Babbo gli risponde sempre con la stessa tiritera, ma senza chiarire i suoi dubbi. Alla fine, deluso, decide di rivolgersi in futuro alla Befana, meno gettonata e più simpatica. Silenzio. Solo un bambino che frequenta le nostre attività da quando andava al nido (adesso di anni ne ha 8) mi ha detto: "Questa storia, Cococò, è proprio brutta". Eh, già. Quanto meno è fuori dal coro... Ormai è Natale, ma se vi capita, per il prossimo, provate a leggerlo, grandi e piccoli, grandi e piccoli insieme.
Abbiamo fatto e detto e sono successe tante altre cose belle, delle quali, forse, vi parlerò dopo Natale. Adesso, però, vi lascio mostrandovi le pagine dei DIARI DI BORDO nelle foto scattate dai bambini.
FELICE E SERENO NATALE A TUTTI!
Cococò (e anche Cicicì)
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momenti creativi
Albero in panno - laboratorio creativo in biblioteca di Trevignano TV
L'ALBERO è uno dei simboli tradizionali del Natale e numerose sono le leggende che narrano di come nacque l'usanza di addobbarne uno in questo periodo dell'anno. L'albero è anche il filo conduttore delle nostre proposte creative per il Natale 2011. In biblioteca comunale di Trevignano mercoledì 21 dicembre abbiamo creato insieme a bambini (o ragazzi?) di quarta e quinta elementare e ad una coraggiosa signorina di prima un ALBERO IN PANNO FATTO A MANO annodando frange ed utilizzando anche materiali riciclati. (Se vi fa piacere ho pubblicato un post per condividere con voi tutti i passaggi - cercatelo nella side bar di destra fra i post di dicembre o nelle categorie Libri e dintorni oppure Creazioni di Natale). Ecco il PROTOTIPO ed il LIBRO dal quale abbiamo preso ISPIRAZIONE: I RACCONTI DEI RE MAGI, di Anna Lavatelli, edito da Interlinea; in particolare quello di Baldassare che narra di un piccolo abete tutto solo sul cucuzzulo di una collina che piange di tristezza la notte di Natale e di una stella errante che scende a consolarlo e...
Mentre racconto quel che seguirà ed i bambini commentano positivamente l'allestimento del tavolo (nella foto) inclusa la piantina "per bellezza", ci capita di parlare di internet e di BLOG. Il blog è una specie di diario on line, gratuito, facilissimo da creare ed utilizzare, che scrivono tutte quelle persone (e sono tantissime) che hanno qualcosa da dire e da condividere con gli altri - questo diario infatti non è segreto, anzi, tutti possono curiosare. I BLOGGER (coloro che scrivono nei blog) più seri ed intelligenti rispettano delle regole di buon senso: nei loro POST (o articoli brevi - da post it - i miei sono spesso lunghi!) scrivono correttamente e non usano parolacce, insulti ecc. verso chichessia, citano le fonti quando parlano di altri, non pubblicano immagini e/video di un certo tipo... Però non tutti abbiamo la stessa sensibilità, intelligenza e rispetto per gli altri, quindi, è necessario stare sempre in guardia.
Ci siamo divertiti e ragalati un bel pomeriggio, come sempre. O noi (Cicicì e Cococò) siamo particolarmente fortunate, e può essere, o siamo anche brave! (Viva la modestia!). Vi lascio le foto che i bambini hanno scattato pensando ciascuno ad uno sfondo o allestimento personale per la propria creazione. Come noterete non c'è un albero uguale all'altro. Per forza! Sono I fatti a mano.
Grazie di cuore a tutti!
Buone Feste!
Cococò
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mercoledì 21 dicembre 2011
Albero di Natale in panno fatto a mano
Mancano pochissimi giorni a Natale e sicuramente avete già fatto l'albero.
Però, se siete in ritardo e volete creare con le vostre mani qualcosa di diverso ed originale,
magari da regalare, propongo a grandi e piccoli, possibilmente insieme, così vi divertite di più,
questo ALBERO DI NATALE in panno fatto a mano utilizzando anche materiali riciclati.
Le mie fonti di ispirazione sono state: un video su You Tube che mi ha fatto conoscere Cicicì e che mostrava la realizzazione di una coperta con quadrati di pile intrecciati insieme con semplici nodi (purtroppo non riesco più a trovarlo e non mi è possibile citare la fonte. Chiedo scusa!) e uno splendido albo illustrato che ci piace proporre ai bambini negli incontri di lettura animata e nei laboratori di Natale - PICCOLO ALBERO - di E. E. Cummings, illustrato da Chris Rashka. E' la storia di un piccolo albero che sogna di diventare un magnifico albero di Natale. E il sogno si avvera: un piccolo camion trasporta il piccolo albero in una piccola grande città, dove viene adottato da una piccola famiglia e dal suo piccolo cane... Un racconto poetico e davvero speciale.
Purtroppo non si trova più in commercio. Per fortuna esistono le biblioteche!
Allora cominciamo!
Per prima cosa preparate un modello di carta come questo: un triangolo isoscele con le "ali". Decidete voi le misure del triangolo. Io ne ho provate tante, ma quello che mi soddisfa di più ha la base di 10 cm e l'altezza di 12 cm. Sulle ali segnate la misura delle frange che dovrete tagliare.
Per questo modello bastano di 1 cm circa. La lunghezza delle frange è di 6 cm.
Nei vari prototipi ho sperimentato che è la misura ideale per poter annodare.
Per questo modello bastano di 1 cm circa. La lunghezza delle frange è di 6 cm.
Nei vari prototipi ho sperimentato che è la misura ideale per poter annodare.
Quindi riportate il modello su un panno verde messo doppio, utilizzando un gesso da sarta.
Il panno non deve essere né troppo rigido, perché risultebbe difficile fare i nodi,
né troppo morbido, perché annodando il tessuto potrebbe rompersi. (Già sperimentato!)
quindi mettete degli spilli in modo che il tessuto non si muova
Girate il tessuto dritto con dritto, fate in modo che le frange siano perfettamente una sopra l'altra, posizionate il triangolo con il vertice verso di voi e cominciate ad annodare una frangia sopra con la corrispondente frangia sotto. Io mi trovo meglio da sinistra verso destra, però sperimentate voi.
L'albero è molto frondoso. Abbiate un po' di pazienza, fra poco lo potrete potare.
paglietta riciclata di vecchi cesti di Natale (è quello che utilizzo preferibilmente!),
carta velina oppure ritagli di tessuti morbidi se ne avete in casa da riciclare.
La carta di giornale non si presta: sporca le mani e non si modella bene.
Aiutandovi con delle forbici riempite per benino tutti gli angoli e terminate di annodare la base del triangolo. Poi sfrangiatelo, una frangia per volta se volete che il risultato sia migliore. Ecco:
Per esempio: lana e nastri riciclati, pezzi di panno rossi e verdi per creare cuori e palline che si possono incollare con la vinavil e con alcune colle stick,
bottoni, anice stellato e cannella benauguranti,
e quello che vi va, ma con buon gusto.
A me non resta che augurarvi Buone Feste Creative!
Fatemi sapere se avrete sperimentato e provato.
Grazie!
Cococò
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libri e dintorni
venerdì 16 dicembre 2011
LIBRI per sognare: Io e il ragno di Fran Alonso e Manuel G. Vicente edito da Kalandraka
Io e il ragno (trad. di Elena Rolla)
Kalandraka 2011
48 pagg.
www.kalandraka.it
Un bel giorno, d’improvviso, un ragno grasso e brutto… saltò giù dal cielo e atterrò sul mio corpo.
Un ragno, animale non molto popolare e aggrazziato, percorre il corpo di una bambina paragonando ogni sua parte con un frutto: kiwi, mandarini, papaya, pesca, cocco, mango, melone (quello verde dalla scorza dura), fragola... Il lettore ha la sensazione di sentire l'animaletto camminare sul proprio corpo. Originale e delicato questo albo di Kalandraka con una serie di fotografie al posto delle illustrazioni. Un libro che si può leggere giocando.
Kalandraka 2011
48 pagg.
www.kalandraka.it
Un bel giorno, d’improvviso, un ragno grasso e brutto… saltò giù dal cielo e atterrò sul mio corpo.
Quello sfacciato, prima mi esplorò l'alluce, tondo come un kiwi. Poi si arrampicò sulle caviglie rugose come la scorza di un...
Un ragno, animale non molto popolare e aggrazziato, percorre il corpo di una bambina paragonando ogni sua parte con un frutto: kiwi, mandarini, papaya, pesca, cocco, mango, melone (quello verde dalla scorza dura), fragola... Il lettore ha la sensazione di sentire l'animaletto camminare sul proprio corpo. Originale e delicato questo albo di Kalandraka con una serie di fotografie al posto delle illustrazioni. Un libro che si può leggere giocando.
Cicicì e Cococò ringraziano Lola Barcelò e Kalandraka per l'inaspettato e graditissimo regalo.
(E poi ci raccontano che Babbo Natale porta regali solo ai bambini!)
Buone letture dolci e coccolose.
PS Anche voi potete chiedere un libro a Babbo
giovedì 15 dicembre 2011
Più libri più liberi a Roma 7-11 dicembre 2011
Ancora Roma, decima fiera nazionale della piccola e media editoria
Non tagliamo la lingua, per favore!
Incontriamo Johanna di Bohem Press Italia mentre illustra con professionalità e passione alcuni suoi albi illustrati. L'ascoltiamo con piacere. Crediamo che la passione per quello che si fa sia un valore aggiunto alla professionalità. Poi ci presentiamo (con lei abbiamo avuto alcuni scambi di mail per l'allestimento della biblioteca scolastica della scuola dell'infanzia Bertolini di Montebelluna). Conosciamo bene la casa editrice e commentiamo insieme alcuni albi. Non abbiamo ancora mai letto e proposto niente della collana "Bohem racconta". Johanna ci suggerisce di cominciare con Lupo Sabbioso - L'incontro. E' un libro da leggere a puntate - inizialmente proposto dalla casa editrice a partire dai quattro anni, ma in seguito a numerose critiche l'età è stata alzata a cinque. Ed è così che passiamo a parlare delle parole, del linguaggio dei libri. E ci troviamo d'accordo nel sostenere che la lingua non debba assolutamente essere tagliata, impoverita, semplificata nemmeno quando leggiamo a bambini considerati piccoli. Io cito Gianni Rodari. Mi ricordo una lettura dedicata a lui nel manuale di russo all'università: "la libertà delle parole a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo". Sì, ci dice Johanna, ma prima di lui altri avevano sostenuto il diritto di tutti di poter disporre di un lessico ricco e adeguato per esprimere sentimenti, idee, proteste, opinioni - un certo George Orwell, per esempio.
Ho quasi finito di leggere Lupo sabbioso - L'incontro scritto dalla svedese Asa Lind ed illustrato da Alessandro Sanna. Racconta la storia di Zackarina, una bambina vivace e curiosa che abita in una casetta isolata in riva al mare e del suo incontro con un lupo di sabbia dorata, simpatico, saggio, ironico ed imprevedibile. L'amicizia fra i due protagonisti è ricca di sorprese.
Ho quasi finito di leggere Lupo sabbioso - L'incontro scritto dalla svedese Asa Lind ed illustrato da Alessandro Sanna. Racconta la storia di Zackarina, una bambina vivace e curiosa che abita in una casetta isolata in riva al mare e del suo incontro con un lupo di sabbia dorata, simpatico, saggio, ironico ed imprevedibile. L'amicizia fra i due protagonisti è ricca di sorprese.
E' un bel libro cha sta dalla parte dei bambini, ma anche dei genitori.
Mi sono emozionata a leggere il capitolo "La salsiccia infinita": Zackarina doveva riflettere. Erano diversi giorni che rifletteva, sempre sulla stessa cosa: un pensiero così grande che a momenti le scoppiava la testa. Il pensiero era l'universo. Plop. Il papà le aveva detto che l'universo è infinito. Infinito? Senza fine? Leggete quel che le racconta Lupo Sabbioso e scoprirete che spiegare ai bambini certe cose è meno difficile di quel che sembri, se si hanno le parole giuste. E scoprirete che anche le salsicce sono infinite, anche se nel piatto non ci sono più, perché si sono semplicemente trasformate...
Se non sapete cosa regalare a Natale, pensate ad un libro.
Se vi fa piacere visitate www.bohempress.it e la nostra libreria virtuale su www.anobii.com cliccando sulla copertina di un libro che trovate nello scaffale sulla sidebar di destra.
Se vi fa piacere visitate www.bohempress.it e la nostra libreria virtuale su www.anobii.com cliccando sulla copertina di un libro che trovate nello scaffale sulla sidebar di destra.
Buone letture a tutti!
Cococò
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